foto di Gabriele Vilardi |
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di Vito del Rosso - Appoggiati a Me
Con grande rammarico e cocente rabbia il comitato Appoggiati
a me non può fare a meno di evidenziare alla cittadinanza il grave atto
vandalico perpetrato nei confronti dei tabelloni tattili installati appena due
mesi fa all’interno della stazione di Molfetta.
Coloro che hanno
distrutto il tabellone non si sono solo macchiati di un ignobile gesto, ma hanno
dimostrato totale insensibilità nei confronti di coloro che, gravati da un
handicap visivo, quello strumento erano costretti ad usarlo. Un altro aspetto
non secondario di questa vicenda è la totale assenza, in questi individui, del
concetto di bene comune.
Il nostro Comitato ritiene fondamentale tutelare i diritti
dei “diversabili” al fine di migliorarne l’integrazione nella società. In tal
senso è orientata la nostra attività di sensibilizzazione che tuttavia non può
prescindere da una costante e rigida attività educativa. Le famiglie giocano un
ruolo fondamentale ma riteniamo che sono le scuole i veri bastioni del senso
civico e dell’educazione alla diversità. Lungi da noi il voler attribuire delle
responsabilità però innanzi allo scempio di questo gesto nessuna componente
sana della società può evitare di domandarsi se si stia facendo abbastanza e se
gli sforzi profusi siano orientati nel verso giusto.
Concludiamo auspicando che le Istituzioni
della nostra città in concerto con le Ferrovie dello Stato s’impegnino al
ripristino del tabellone distrutto. Sarebbe un gesto nobile nei confronti dei
cittadini non vedenti che quotidianamente attraversano la nostra stazione.
Significherebbe l’affermazione o meglio la riaffermazione di due importanti
principi fondamentali della nostra Costituzione che all’articolo 2 e 3 recita
rispettivamente:“La
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale”... “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese”.
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